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giovedì 21 luglio 2011


Ormai è come se fossi in ferie definitivamente.
Domani sera parto, torno a casa dai miei per un lungo periodo di relax, mare, amici, sole, bevute e allegria.
Dire che ne ho veramente bisogno è riduttivo.
In questi giorni è tutto frenetico, sono gli ultimi giorni di lavoro e di preparativi.
Porto giù un po' di roba in vista del futuro trasferimento in una nuova casa che ancora non abbiamo iniziato a cercare.
Lo so, il mio blog ultimamente non è aggiornato, non è particolarmente fashion, ma io so che sarete clementi.
Dovete per forza perdonarmi perchè ormai sono in procinto di iniziare i preparativi per il matrimonio, e al mio ritorno a settembre, sarete subissate da richieste di pareri e consigli.
Non mi dimenticate. Vi adoro!

martedì 19 luglio 2011

SI, LO VOGLIO

Il mese di luglio è sempre stato importante nella mia vita.
Quest'anno è stato particolarmente speciale.
Il mio ometto ha compiuto 30anni.
Abbiamo festeggiato 4 anni d'amore.
E ieri mi ha chiesto di sposarlo.
Avevo pensato di scrivere fiumi di parole, di cercare, se mai sia possibile, di esprimere le emozioni. Ma ogni parola avrebbe fatto a pugni con questo stato di grazia che mi pervade da ieri sera.
E devo dire che, nonostante stanotte non abbia chiuso occhio, navigo ancora a 100 metri da terra, con un'espressione inebetita stampata in faccia e degli occhi splendidi.
Devo dire che, anche se era nell'aria, la proposta e il modo in cui è stata fatta era del tutto inaspettata.
Amo quest'uomo anche per il modo in cui riesce sempre a stupirmi.
Devo dire ancora che la mia risposta è stata si, lo voglio.
Devo dire che non riesco a smettere di fissare quel luccichio sulla mano sinistra.
Che devo dire ancora?
Dimenticavo: sono la persona più felice del mondo.

martedì 12 luglio 2011

CAOS CALMO

Vi dico solo che qui a Pisa fa un caldo improponibile.
Che sono arrivata a 5 docce al giorno.
Che le mie giornate sono troppo lunghe e io sono troppo stanca.
Ho bisogno di andare in vacanza e l'idea che mancano ancora 11 giorni, 18 ore e 56 minuti per partire e tornare a casa dei miei, mi sembra un'attesa irragionevole.
Metteteci pure che qui allo studio le bellissimericchissimeebravissime avvocatesse se ne sono andate tutte in ferie. Furbescamente direi, visto che ad agosto e fino ai primi di settembre il tribunale è chiuso, quindi se ne staranno cmq a casuccia o meglio in villuccia al mare ad arrostire le chiappette scheletriche.
Loro sono ad abbronzarsi e io corro da un ufficio ad un altro maledicendo il giorno in cui mi sono laureata invece di continuare ad essere una studentessa fuori corso che finge di studiare. Blasfemia urlerà qualcuno. Sicuramente il caldo mi sta fondendo i pochi neuroni rimasti a disposizione.
Il problema è che dopo un anno di lavoro io necessito di staccare la spina.
Già pregusto il dolce far niente. E giuro su chi ho di più caro che non mi lamenterò per un solo istante dell'oziosità, delle prediche di mia mamma, del freddo del mio paesello.
Inoltre domenica scorsa il mio ometto ha compiuto 30 anni e ho cucinato dall'8 di mattina. Il risultato è stato eccellente, ma il caldo che ho patito con due forni accessi in 50mq di casa, ve lo lascio immaginare. Le ricette scelte accuratamente sono state gradite. Presto posterò foto e ingredienti.
Che aggiungere? Lo so, la latitanza è il mio reato mensile. Diciamo che sono in ferie dal blog. Ma vi penso sempre e cerco di passare appena posso.
Bacioni

venerdì 8 luglio 2011

SEI TROPPO PER ME

Una collega un po' sfigatella, davanti ad una cecina deliziosa quanto untuosa, mi ha raccontato l'ennesimo incontro con l'ennesimo ragazzodeficiente.
Animata da un istinto represso di comprensione femninina, ho cercato di capire.
Mi rendo conto che certe volte parto prevenuta.
Il fatto è che mi faccio inevitabilmente delle idee e come si dice certe sono dure a morire. L'appellativo sfigatella, infatti, non è lasciato al caso.
La tizia in questione colleziona, con la stessa dovizia che io appresto nel sistemare i gioielli in pelle nelle loro dust-bag, storie fallimentari.
Sembra sempre che le capitino solo ragazzideficienti.
Mi è venuto quasi spontaneo supporre che il problema non fossero loro, ma lei.


35enne di discreta presenza, con una discreta scalata verso l'affermazione professionale, discreto conto in banca, discretamente gentile e per bene.
Eppure è una donna che potrebbe essere di più.
Quando l'ho conosciuta le ho fatto mentalmente un restyling visivo, ammorbidendo tratti e sfumandone la personalità.
Immaginatemi alle prese con fazzolettini grondanti di olio, mentre cerco di sostenere l'insostenibile.
A: - Secondo me in certi casi pretendi troppo, corri e gli uomini si spaventano...
C: - Ma io corro perchè il mio orologio biologico me lo impone!
A: - Però è come se avessi scritto in fronte "Ho 35anni e un impellente bisogno di matrimonio", lo sai che gli uomini sono allergici ai legami.
C: Ma lo sai che il tizio dell'assicurazione mi ha scaricata?
Io ho cercato di fare una faccia sufficientemente stupita. Li avevo incontrati per caso alla loro terza uscita e sembravano due tronchi centenari morenti.
A: No, ma dai!!!
C: Mi ha detto che sono troppo per lui. Il solito deficiente.

Devo ammettere che ci sono rimasta di sasso.
Un po' perchè credevo che la discriminazione maschile nei confronti di una donna indipendente e lavorativamente in ascesa, anche se discreta,  fosse un baluardo confinato al primo dopo guerra, un po' perchè pensavo che la scusa del SEI TROPPO PER ME fosse troppo finta per diventare vera.
Fatto sta che ho provato un po' di pena. Per il ragazzodeficiente sia chiaro.
In compenso è morto un pregiudizio. La tizia non è sfigata, incontra solo tipi sfigati.

Fendi Peekaboo

Celine Boston Bag


Hermes Gold Toile

Stella McCartney, Falabella Canvas

Ecco cosa è troppo per me.

mercoledì 6 luglio 2011

POCHETTAMI

E' tornata di prepotenza. Si è fatta largo tra maxi bag intramontabili e l'ha fatto con un'eleganza degna di rispetto. E chi se ne frega sedentrononcistaniente. E' discreta, riservata e minimal-chic.
Mette in risalto il tintinnare dei bracciali, la pelle liscia delle mani curate e crea giochi di attrazione che distolgono l'attenzione da particolari meno graditi.




martedì 5 luglio 2011

si può pensare al FUTURO quando il PASSATO è ancora PRESENTE?

Ognuno di noi ha una valigia impolverata e troppo pesante da portare a zonzo.
Ci abbiamo rifiliato di tutto, scarpe vecchie che hanno calpestato strade tortuose, magliette con macchie indelebili memori di zuffe interiori, borse non abbastanza capienti per i nostri fardelli passati.
La mia valigia vecchia contiene un amore, un amico, un parente.
E' anche se ormai è poderosa per la caterva di ricordi dismessi, ogni tanto mi segue come un trolley automatico.
La sua presenza, ingombrante e greve, non vuole saperne di fare un passo indietro  nei momenti in cui non c'è spazio neanche per il presente.


venerdì 1 luglio 2011

ESSERE OGGI QUELLO CHE SI VOLEVA ESSERE IERI

Dovete sapere che dall'età in cui la mia capacità di discernimento ha iniziato a prevalere sulla mia voglia di restare bambina, devo dire sempre più fioca con l'aumentare dei peli in zone in cui non sospettavo minimamente potessero crescere, io ho tenuto un Diario.
Dove tenuto sta per custodito gelosamente, scritto compulsivamente,  riletto indefessamente.